24 Nov Sestriere: l’antica ricetta alpina delle cagliette di patate conquista la rassegna “Il Piemonte in un bicchiere di vino”
Nell’ambito della rassegna “Il Piemonte in un bicchiere di vino” kermesse si è tenuta Torino sino dal 24 ottobre al 24 novembre, una ricetta alpina, raccontata dal Consigliere Regionale Valter Marin (ex sindaco di Sestiere) ha riscosso particolare interesse da parte degli ospiti. Si tratta de “Lâ Calhètta d’trufa (cagliette di patate) di cui riportiamo la ricetta tratta dal libro “…e così facevamo festa”, la cucina tradizionale raccontata da Secondina Lantelme, donna di Borgata Sestriere. Un libro scritto da Consulo Ferrier ideato e prodotto anni fa dallo stesso Valter Marin.
Ecco gli ingredienti per 5/6 persone:
2,5 kg di patate buone di montagna (o comunque poco acquose), sale, pepe, olio di oliva, burro, 1 cipolla grande, aglio (facoltativo), 3 fette spesse di lardo o pancetta, 2 uova, 1 o 2 cucchiai di farina per l’impasto (oltre a quella che serve per infarinare gli gnocchi).
Preparare un soffitto con olio, burro, (aglio), la cipolla e il lardo tagliati finissimi; usare poco olio e burro perché le cagliatte non si squaglino durante la cottura. Grattuggiare tutte le patate sbucciate e crude con una grattuggia grossolana (anche con robot da cucina che abbiano tale funzione) quindi strizzarle in uno straccio. Devono perdere gran parte della loro acqua.
In una teglia unire: il soffritto, le patate, le uova e la farina (la quantità dipende dalla consistenza), il sale e il pepe. Mescolare bene quindi formare delle palline aiutandosi con un cucchiaio, infarinare e mettere a cuocere in acqua abbondante e salata.
Ecco alcuni trucchi del mestiere: se nell’acqua aggiungete una o due foglie di verza intere, le cagliette verranno più morbide. Per indovinare il tempo di cottura: appena messe in acqua le palline andranno a fondo e dopo qualche minuto torneranno a galla, quando si adageranno nuovamente sul fondo saranno cotte (da 30 a 40 minuti a seconda dei gnocchi). Per il brodo usare più foglie di verza sminuzzate durante la cottura delle cagliette. Una volta tolti gli gnocchi potrete utilizzare questo brodo di verdura aggiungendovi della pasta adatta…”
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